Robert Capa: in mostra il tormento del fotoreporter

Robert Capa: retrospettiva alla Villa Mussolini di Riccione che documenta tutta la straordinaria sensibilità e umanità del fotografo di guerra.

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Robert Capa: in mostra il tormento del fotoreporter

Le guerre e gli amici in oltre 100 fotografie. Rassegna, visitabile fino al 1° Aprile 2024, promossa dal Comune di Riccione ed è organizzata da Civita Mostre Cultura in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali.

“Fotografo di guerra” in più di venti paesi, in quattro continenti e in cinque grandi guerre del 900: ma come, con quale animo, quale “vicinanza” con la sofferenza e la morte per Robert Capa, in mostra “retrospettiva” alla Villa Mussolini di Riccione, fino al 1° Aprile 2024. Nelle sue foto il tormento dei fotoreporter: essere sul posto per far notare al mondo la sofferenza, senza però poter fare nulla per aiutare chi soffre e muore.

“Se le tue fotografie non sono abbastanza buone, non eri abbastanza vicino”

(Robert Capa)

Una sfida morale immensa: nessuno ha mai andare così “vicino” al soggetto sul campo di battaglia, vicino alla morte del miliziano, dentro, unico fotografo, il primo sbarco in Normandia, dentro la guerra in Indocina, talmente dentro da calpestare la fatale mina. Le immagini della RETROSPETTIVA ROBERT CAPA alla Villa Mussolini di Riccione, diventate ormai icone, ci rivelano, in 13 quadri, una parte fondamentale della sua opera e della sua concezione della vita, dei suoi sentimenti e della sua compassione per l’umanità sofferente.

Con la stessa attenzione e la stessa pietà Capa fotografava i vincitori e i vinti, i profughi e i soldati, le macerie provocate in Spagna dai franchisti, in Sicilia devastata dai bombardamenti alleati, la crudeltà dei giapponesi in Manciuria e la timorosa dignità del soldato tedesco che si arrende.

Capa poteva mostrare ciò che lo circondava solo vivendone l’esperienza e puntando sulle persone: scopriamo allora il ritrattista, colui che fotografa gli amici, da John Steinbeck a Ernest Hemingway e Pablo Picasso, Ingrid Bergman (che fece conoscere al cinema neorealista italiano), e poi John Huston, Gary Cooper. Henri Matisse, Truman Capote, William Faulkner e John Steinbeck.

E poi, all’inizio della mostra, le immagini di Gerda Taro, esule tedesca, fotogiornalista anche lei, e primo e unico grande amore di Capa. Furono due testimoni d’eccezione che al tema della guerra e dichiaratamente contro di essa, hanno dedicato le loro vite Opere che presentano un altro lato del talento e del carattere di Capa, come descritto dai tanti amici, la sua umanità. La delicatezza, l’umanità e la sensibilità delle sue fotografie di guerra riappare nei suoi ritratti, segni della complessità della vita.

Retrospettiva di Robert Capa attribuisce alla città di Riccione un valore ed un impegno per una mostra che non si esaurisca nella sola visione: di raccogliere le immagini e raccontare la storia dell’umanità, l’intelligenza individuale e collettiva, la ricchezza della esperienza umana. Perché sia possibile raccontare la storia del 900, terribile ma di grande significato nella capacità di reagire. Un racconto da realizzare con gruppi di visitatori, con gli studenti e con chiunque ami ancora cercare, interrogarsi, avvicinarsi all’uomo, come Robert Capa fece.

La rassegna, visitabile fino al 1° Aprile 2024, è promossa dal Comune di Riccione ed è organizzata da Civita Mostre Cultura in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali. A disposizione di tutti i visitatori, inclusa nel biglietto di ingresso, una audioguida in italiano e in inglese, con cui seguire tutto il percorso espositivo.

  1. Martedì – venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
  2. Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20
  3. dal 26 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 dalle 10 alle 20

Lunedì non festivi chiuso. La biglietteria chiude mezz’ora prima.

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IL NORDKAPPISTA

“Le corse in moto e il fastidio della modernità, il gusto della solitudine e il perdersi nella massa, l’ansia d’assoluto e il minuto mantenimento del presente, uomo del suo tempo eppure nato fuori tempo, asceta ed esteta”.